Ecopunto, beni alimentari in cambio di rifiuti

di Redazione Commenta

E’ stata inaugurata lo scorso sabato, 31 Gennaio 2010, a Niscemi (Caltanissetta) First, la bottega della cooperativa siciliana Legambiente. Il motivo per cui ne parliamo qui sul nostro blog è che si tratta di un ecopunto, ovvero un negozio presso il quale i cittadini della provincia nissena potranno barattare con beni di consumo i propri rifiuti riciclabili, quelli cioè che potrebbero essere altrimenti impiegati per la raccolta differenziata.

Più precisamente, ciascun cittadino partecipa ad una sorta di raccolta punti e una volta raggiunto il punteggio utile (70 punti) potrà ricevere in cambio mezzo chilo di pasta o 25 centesimi; quanto al valore assegnato a ciascuna tipologia di rifiuto 100 grammi di carta, cartone o ferro valgono 1 punto, mentre lo stesso quantitativo di plastica ne vale 3 e 100 grammi di alluminio addirittura 5. I rifiuti acquistati al dettaglio presso l’ecopunto First vengono quindi rivenduti alla filiera del riciclaggio Conai, il consorzio nazionale dei produttori e utilizzatori di imballaggi.

L’obiettivo dell’iniziativa è duplice: da un lato ridurre le montagne di rifiuti che ogni giorno finiscono in discarica (e, tocca ammetterlo, per le strade), dall’altro promuovere la cultura del riuso anche attraverso l’assegnazione di un valore economico alla “spazzatura” come mezzo per responsabilizzare i cittadini.

Attualmente, dopo la conclusione di un’esperienza analoga a Moncalieri (Torino), First è l’unico negozio dedicato al baratto dei rifiuti esistente in tutto il Paese; gli ideatori del progetto intendono adesso estendere l’esperienza a tutte le provincie dell’Isola e, secondo quanto dichiarato da Silvia Coscienza, uno dei soci di Legambiente Sicilia, al quotidiano La Repubblica, sembra che siano in corso delle trattative con Forum Palermo, il faraonico centro commerciale che ha da poco aperto i battenti nel capoluogo siciliano, per l’apertura di un ecopunto al suo interno.

Aggiunge Silvia Coscienza,

Del resto il capoluogo ne avrebbe davvero bisogno

E purtroppo io non posso far altro che concordare.

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