Risparmiare sulle griffe: la tecnica del dress crossing

di Redazione 5

 Passate da un negozio Louis Vuitton e rimanete a bocca aperta? Lo stupore è il risultato non solo dello stile dei modelli che vediamo in vetrina ma anche, ovviamente dei prezzi. Probabilmente parte di voi che leggete non avete mai avuto la possibilità di fare un acquisto del genere. Noi di Guadagno oggi vogliamo dirvi che è possibile: con il dress crossing, tecnica nata a Londra ma pronta a diffondersi anche in Italia. In questo modo si può seguire la moda e permettersi capi o accessori griffati senza andare in fallimento o essere persone facoltose.

Trovate due o tre amiche con una taglia e con gusti simili ai vostri e condividete gli acquisti: in questo modo sarà possibile permettersi di acquistare prodotti che, individualmente, vi porterebbero alla bancarotta.

L’idea è venuta a quattro amiche londinesi, Sophie, Layla, Emily e Rachel, amanti della moda, le quali hanno formato una “società” delle griffe.

L’ultimo “raid” -ha raccontato Sophie al sito del Daily Mail – ha fruttato una borsa Balenciaga da 1.200 sterline, una pochette di Fendi da 350 e una di Miu Miu da 370 e un abito Marc Jacobs da 1.000 sterline. Teniamo vestiti e accessori a casa mia: abitiamo tutte vicine, nella zona di Bethnal Green, e quando usciamo ci incontriamo sempre da me per vestirci. Abbiamo personalità diverse, ma in qualche modo riusciamo sempre a trovare un accordo, incoraggiandoci e suggerendoci l’uno con l’altra su come indossare un determinato abito, e come su abbinarlo in modo personale, e poi, cerchiamo sempre di investire sulle “it” di stagione che si trasformeranno in classici. Se una desidera indossare lo stesso capo di un’altra, la regola è: vince chi ha un appuntamento o una serata importante. Stabiliamo dei turni e li rispettiamo.

Il Dress Crossing è solo l’ultima frontiera di una tendenza che ha già visto nascere la moda delle borse in affitto su internet. Un modo per spendere ancora meno? Lo Swap Party, una specie di “festa del baratto” a costo zero. L’idea è nata Stati Uniti ma è arrivata anche in Italia. Incontratevi con le vostre amiche e non e portate abiti e accessori, ma anche libri, dischi e tutto ciò che di solito finisce in fondo a qualche armadio. Con lo Swap Party si può rinnovare il guardaroba senza spendere nemmeno un euro: nulla è in vendita, solo merce di scambio.

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