
– Mozzarella di latte di bufala: è ricavata da bufale non campane o laziali, ma la denominazione accompagnata da un marchio o da un nome di fantasia indica che è fatta soltanto con latte di bufala.
– Mozzarella con latte di bufala: è una mista con latte di vacca e di bufala, ma non è chiaro come debba essere etichettata. Se riporta la dizione ‘con latte di bufala’ a rigore deve indicare la percentuale.
– Mozzarella tradizionale: è quella che ha ottenuto l’attestazione di specificità dalla Ue e è riconoscibile dalla scritta ‘Specialità tradizionale garantita’. È fatta soltanto con latte di vacca, ma dà al consumatore la garanzia che si tratta di un prodotto italiano, ricavato da latte fresco e lavorato secondo i metodi tradizionali previsti da un disciplinare.
– Mozzarella o fiordilatte: può avere una qualsiasi delle due denominazioni, è fatta con latte di vacca e può essere anche nella versione ‘magra’ (tenore di grasso non superiore al 20 per cento sulla sostanza secca) e ‘leggera’ (grasso tra il 20 e il 35 per cento).
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