Giornata Mondiale del Risparmio: la crisi non fa risparmiare il 37% degli italiani

di Redazione 1

Oggi 28 ottobre si festeggia la 86ª Giornata Mondiale del Risparmio, organizzata dall’Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa. Titolo dell’edizione di quest’anno è “Rigore e sviluppo nell’era del mercato globale”. Secondo una ricerca effettuata dall’Acri e da Ipsos, gli italiani si riconoscono come un popolo risparmiatore, ma senza esagerazioni: disponibili a programmare con attenzione la propria vita economica senza, però, valutare il risparmio la soluzione di tutti i problemi. Per il 48% degli Italiani le famiglie molto parsimoniose frenano la ripresa dell’economia del Paese, mentre per il 39% la sostengono.

Riguardo alla spesa pubblica, il47% ritiene che i tagli alla spesa limitino la crescita economica, contro il 39% che al contrario crede la possano aiutare. In caso di “emergenza” i cittadini italiani non taglierebbero mai: sanità (53%), scuola, università e ricerca (34%), pensioni (33%); mentre rinuncerebbero alla difesa (il 45% di citazioni), alla giustizia (19%), alla protezione dell’ambiente (18%). Il 48% degli italiani ritiene fondamentale per lo sviluppo economico la lotta all’evasione fiscale. Rispetto alla crisi economica i pessimisti sul futuro dell’economia italiana sono il 41% contro il 30% di ottimisti).

Dalla ricerca scaturisce che il numero di chi riesce a risparmiare si attesta al 36%; sono il 37% quelli che esauriscono tutto ciò che guadagnano e una famiglia su quattro deve ricorrere a debiti o al “decumulo di risparmio pregresso”. Dovendo impiegare denaro il 54% degli Italiani preferirebbero investire nell’acquisto di una casa. In seguito alla crisi, gli Italiani confessano di avere diminuito drasticamente i loro consumi negli ultimi due/tre anni. La crisi delle spese di è abbattuta soprattutto nel fuori casa (bar e ristoranti, cinema e teatro, viaggi), ma ha intaccato anche l’abbigliamento e la cura della persona.

Statiche sembrano le spese per spostamenti ed elettronica; mentre crescono telefonia e spese per la casa, alimentari e non. Ciò sembra confermare la comparsa di un nuovo individualismo, nel quale ognuno è connesso al mondo con un vasto uso delle nuove tecnologie; e in questa situazione la “propria casa” gioca un ruolo centrale: è il punto di riferimento dell’essere individuo e motore della socialità.ar e ristoranti, cinema e teatro, viaggi), e nell’abbigliamento e la cura della persona

Via | Acri

Foto | c4dcreations

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