In Toscana vaccino gratuito contro il papilloma virus

di Redazione 1

 È un virus associato in modo causale al cancro della cervice (tumore al collo dell’ utero) ma é presente in tutti i tumori invasivi. Il papilloma virus si trasmette per via sessuale, anche se non necessariamente in seguito ad un rapporto sessuale completo. Il rischio di contrarre il virus quindi aumenta con l’aumentare del numero dei partner sessuali. L’informazione ha reso le donne più consapevoli della malattia, dei suoi rischi, della sua trasmissione ma da un’indagine risulta che attualmente le donne del sud sono le peggio informate, si controllano meno e conoscono poco l’argomento. Trascurarlo può portare addirittura al carcinoma cervicale. Una buona prevenzione, unita ad una diagnosi precoce, possono fare la differenza. Dal febbraio 2007 è disponibile un vaccino.

Il vaccino consiste in tre somministrazioni intramuscolari, da effettuarsi nell’ arco di un anno: la seconda a distanza di non oltre due mesi dalla prima e l’ ultima tre mesi dopo la seconda. La vaccinazione è uno strumento nato per combattere le malattie infettive ed ha lo scopo di promuovere una difesa immunitaria specifica, permanete (o comunque di lunga durata), sicura (priva di effetti avversi e collaterali), efficace verso un determinato agente patogeno.

Una lettera della usl, inviata a casa, invita le ragazze a vaccinarsi. Fino ad ora la vaccinazione gratuita era solo per le ragazze fino a 12 anni. Ma la Toscana amplia la possibilità di vaccinarsi alle ragazze più grandi: vaccinazione gratuita delle adolescenti contro il papilloma virus e, a partire dal primo gennaio di quest’anno, programma allargato dalle dodicenni alle ragazze di età di 13, 14, 15 e 16 anni. L’obiettivo è di raggiungere la progressiva immunizzazione della popolazione giovane adulta femminile esposta al rischio dell’infezione. La delibera approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi prevede un primo finanziamento di circa 2 milioni di euro.

La campagna di prevenzione non finisce qui: in campo medico si pensa di introdurre negli screening il test Hpv da sostituire o integrare al Pap test.

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