Coronavirus, come smart working e quarantena incidono sui consumi

di Luca Fusi Commenta

Sembra proprio che le bollette possano crescere notevolmente per via della necessità di rimanere all’interno delle proprie abitazioni per affrontare il pericolo di contagio legato alla diffusione del Coronavirus. Ed è proprio per questa ragione che tanti lavoratori stanno svolgendo le proprie attività in modalità smart working: cerchiamo, quindi, di capire meglio che cosa comporta questo tipo di situazione a livello dei consumi e bollette e quali sono i trucchi da seguire per ottenere un buon risparmio sui consumi casalinghi.

Lo smartworking e i consumi nel tempo di quarantena legato all’emergenza Coronavirus

L’emergenza Coronavirus ha portato un numero sempre più alto di italiani a sfruttare la modalità di lavoro in smart working, ovvero sia lavorare direttamente da casa. È chiaro che restare entro le mura domestiche per così tanto tempo potrà far aumentare i consumi sia di luce che di gas, e le bollette a fine mese risulteranno sicuramente più salate.

Cerchiamo di quantificare i consumi del lavorare da casa in smart working e quali possano essere i principali accorgimenti per risparmiare. L’isolamento domestico chiaramente comporta un utilizzo maggiore e più frequente di computer, tablet, smartphone, televisione e non solo, visto che si passa anche più tempo in cucina, si utilizza maggiori quantità d’acqua e si tiene accesa la luce più spesso.

Tutto questo va a incidere chiaramente sui consumi in bolletta. Se, nella quotidianità normale, si trascorrono circa 8-10 fuori dalle mura domestiche, ecco la quarantena ha rivoluzionato tutto. Ebbene, Sostariffe.it ha effettuato una specifica analisi, tramite uno studio piuttosto complesso, che ha avuto ad oggetto l’andamento dei consumi nel corso della quarantena. Lo studio ha previsto una suddivisione della stima in tre tipi di utenti, ovvero si è concentrato sui single, sulle coppie e sulle famiglie.

Per i single, infatti, è stato registrato un incremento superiore al 29% sulla luce, mentre l’aumento è pari al 22,1% sui consumi di gas. Per le coppie, l’aumento è meno impattante sulla luce (+21,8%), mentre è superiore sul gas (22,2%). Infine, per quanto riguarda le famiglie, chiaramente l’aumento si fa sentire ancora di più, con un incremento pari al 32,4% sui consumi di luce e del 31,9% sui consumi di gas.

Quindi, da questo studio risulta che le coppie sono senz’altro quelle che riescono quantomeno a limitare di più i consumi rispetto alle altre due categorie di utenza che sono state prese in considerazione. Purtroppo, a farne le spese saranno le famiglie, che dovranno sopportare un aumento piuttosto importante in bolletta.

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