Liberalizzazione farmacie: prezzi più bassi?

di Redazione 1

 All’articolo 14 del provvedimento del nostro governo é al centro dell’attenzione mediatica in questi giorni: resta la parte dedicata al numero delle autorizzazioni ”stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 3000 abitanti”. Se le farmacie non dovessero più avere questo limite, significa che potrebbero aprire in un paese più negozi e quindi la riduzione dei prezzi potrebbe essere una diretta conseguenza della maggiore competitività tra farmacie. Sembra che sia stata scartata del tutto l’ipotesi di vendere i farmaci di fascia C nelle parafarmacie e nei corner dei supermercati. Esprime perplessità la Federazione dei titolari di farmacia.

 

Fino ad oggi, se il medico prescrive un medicinale di marca per il quale esiste il generico – afferma la Federazione – , senza aggiungere un’indicazione specifica di non sostituibilità, il cittadino in farmacia, grazie alle informazioni fornite dal farmacista, può scegliere se prendere il farmaco generico che costa meno e non spendere nulla ovvero se ritirare il medicinale di marca e pagare la differenza di prezzo a proprio carico. Qualora venisse confermata la norma presente nella bozza del decreto, se il medico scrivesse sulla ricetta solo il nome del farmaco di marca senza aggiungere la dicitura «o farmaco equivalente se di minor prezzo», il farmacista non potrebbe proporre la sostituzione e il cittadino sarebbe costretto a ritirare il medicinale di marca e a pagare la differenza.

Oltre alla federazione, il Terzo polo sollecita il governo a intervenire con forza sul fronte delle liberalizzazioni non solo sui negozi ma anche agendo anche “nei confronti dei poteri forti”, come sottolineato dal leader dell’Udc Pierferdinando Casini:

Le liberalizzazioni devono essere fatte non solo confronti dei soliti noti, ma nei confronti anche dei poteri forti. Liberalizzare significa più concorrenza, più vantaggi per i consumatori, perché le tariffe scendono. Le liberalizzazioni significano non solo taxi, farmacie e giornali, ma anche servizi pubblici locali e poteri forti.

Photo Credit | Thinkstock

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