Matrimonio economico con il vestito da sposa biodegradabile

di Redazione 3

 A corto di soldi, amanti dell’ambiente e in procinto di sposarvi? Allora un matrimonio eco, sia da punto di vista dell’ecologia che dell’economia, è proprio quello che fa per voi. L’ultima novità in fatto di abiti da sposa è quella messo a punto dai ricercatori della Hallam University Sheffield in Inghilterra che hanno realizzato un vestito di nozze biodegradabile.

L’abito, realizzato in alcol polivinilico (composto chimico ottenuto per idrolisi e solubile in acqua), potrà essere disfatto con una semplice immersione in acqua e la novella sposa dopo aver pronunciato il fatidico si e aver festeggiato la cerimonia con amici e parenti, anche con una doccia ristoratrice potrà cancellare l’abito indossato nel giorno, considerato da molti (ma soprattutto da molte), più bello.

L’invenzione, realizzata dai ricercatori e creata con materiali simili a quelli usati per i detersivi, è stata concepita per soddisfare anche un’esigenza ambientale ed economica. Fino al 16 maggio verrà presentata ad una mostra dedicata al matrimonio ecologicamente sostenibile e organizzata dalla stessa Università britannica.

La crisi che sta attanagliando l’economia mondiale guarda dunque anche agli eventi che sono, notoriamente, dei congegni consumistici. Il matrimonio è uno di questi e non sono rare, specialmente nel meridione d’Italia, cerimonie di nozze che contano 300 o 400 invitati con punte anche di 500 e che raggiungono cifre di spesa che superano abbondantemente i 30mila euro. I matrimoni, in questo modo, diventano dei veri e propri succhia risorse e  l’idea di una cerimonia nuziale sostenibile è ora anche possibile e inizia a essere molto sentita. L’idea della squadra di designer e scienziati della Sheffield Hallam University potrebbe essere una risposta ecologica, concreta ed economica scongiurando che il tempo sia clemente e che una pioggia improvvisa non rovini la festa. Sicuramente potrà ovviare al problema dello spazio evitando che il vestito venga accantonato e occupi un armadio già straripante.

Finita la luna di miele e passata la festa, che fare dunque del vestito da sposa? Conservarlo accuratamente con l’idea di tramandarlo alla figlia, sistemarlo comodamente nell’armadio come una sorta di cimelio sacro o stivarlo nel baule dei ricordi, aspettando che il tempo lo ingiallisca? Senza contare che l’epidemia dilagante di divorzi fa sì che spesso possa diventare un capo scomodo da traslocare, senza per questo rinnegare quel «sì» che si pensava potesse durare per sempre. L’idea del team di designer e scienziati della Sheffield Hallam University potrebbe essere una risposta ecologica e pragmatica. Fermo restando che in caso di pioggia al vecchio adagio «Sposa bagnata, sposa fortunata» si dovrà sostituire il detto «Sposa bagnata, sposa spogliata».

Commenti (3)

  1. Biodegradabile ma inquinante se ho capito bene…. 🙁

  2. Buongiorno,
    Volevo sapere se esistono anche abiti da sposo con materiali riciclati
    Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>