Ma se lo straordinario fosse detassato quanti ci guadagneremmo?

di Redazione 2

Durante questa campagna elettorale il centro destra ha parlato spesso di detassazione dello straordinario, incuriosito dall’argomento ho effettuato qualche ricerca, ed ho trovato sul sito del sole24ore un calcolo molto interessante. Infatti viene calcolato che la detassazione dello straordinario equivale ad una tredicesima. Facendo un esempio con un metalmeccanico che guadagna 1.300 euro lordi al mese ed effettua tutte le 250 ore previste dal contratto, il suo compenso salirà di 589 euro. Per un impiegato dell’edilizia che guadagna lordi ogni mese 1500 euro con gli straordinario potrebbe arrivare a 718 euro di più in busta paga. Un altro vantaggio si avrà sulla detassazione locale.

Anche se i costi di questa operazione per lo stato forse sono troppo alti per portare un effettivo vantaggio, anche se la maggioranza è ottimista «Saranno compensati da una serie di effetti postivi – sostiene Renato Brunetta (Pdl) – sul versante della crescita dei redditi, della produttività e del gettito tributario, perché questa misura favorirà l’emersione del sommerso. Dopo gli straordinari, toccherà agli affitti che spesso sono pagati in nero». «Non intendiamo legare la detassazione alla presenza di un’intesa sindacale – aggiunge Maurizio Sacconi (Pdl) – anche perché in molte imprese non vi sono accordi di secondo livello». Ad essere esclusi dal beneficio sarebbero gli straordinari forfettizzati percepiti dai dirigenti aziendali.


Critico invece l’attuale ministro del Lavoro Damiano, infatti secondo quest’ultimo le risorse disponibili devono essere utilizzare per diminuire la pressione fiscale su pensioni e redditi, piuttosto che sugli straordinari. «Non intendiamo legare la detassazione alla presenza di un’intesa sindacale – aggiunge Maurizio Sacconi (Pdl) – anche perché in molte imprese non vi sono accordi di secondo livello». Ad essere esclusi dal beneficio sarebbero gli straordinari forfettizzati percepiti dai dirigenti aziendali.

Secondo Raffaele Bonanni (Cisl): la detassazione degli straordinari si può fare a patto che siano garantite due condizioni: che ci sia una contrattazione a livello aziendale e che venga fatta considerando le condizioni di sicurezza sul lavoro nelle singole aziende. Non si può ragionare sullo straordinario in aziende dove non c’è sicurezza». Paolo Pirani (Uil), pur non avendo alcuna «preclusione ideologica sul tema», considera altre priorità: «Tagliare le tasse sul primo e secondo livello di contrattazione e realizzare interventi a sostegno dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati».

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