Riassumiamo i vari incentivi per la casa

di Redazione Commenta

Tanti vantaggi e tanti sconti. Magari un po’ difficili da tenere a mente, dato che sono molte le disposizioni a favore degli immobili sparsi nella solita Finanziaria, con soli tre articoli ma 1.193 commi. È pertanto necessario sintetizzare il quadro completo delle disposizioni che interessano gli immobili, soprattutto, quelli appartenenti od occupati da persone fisiche: Ici, affitti, mutui, sconti per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico, obblighi catastali e controlli fiscali. La materia è vasta e la Finanziaria (ma anche il decreto legge di accompagnamento) hanno ridisegnato in punti spesso fondamentali il complesso quadro della normativa immobiliare.

Si parte con la nuova detrazione Ici, che lascia aperti alcuni interrogativi sulla sua applicazione quando il Comune abbia già disposto una «ulteriore detrazione» oltre a quella fissa di 103,29 euro: occorrerà andarsi a leggere le delibere municipali per chiarirsi le idee, in attesa che il ministero dell’Economia affronti e risolva i dubbi con una circolare.
La portabilità del mutuo e la gimkana che il cliente deve affrontare per metterla in pratica, nonostante le semplificazioni contenute nella Finanziaria, restano fra i grandi problemi irrisolti: ma almeno è salita un po’ la detrazione degli interessi passivi.


Quanto alle detrazioni per le spese di casa, la proroga del 36% sui lavori di recupero edilizio ha trascinato anche quella, molto attesa, del 55 per cento sul risparmio energetico: tre anni non sono pochi per approfittare dei generosi benefici fiscali. Il più rilevante dei quali è probabilmente la possibilità di scegliere in quante rate annuali (da un minimo di tre a un massimo di dieci) dilazionare la detrazione. Una concessione importante: l’anno scorso la rateizzazione era rigidamente fissata in 3 anni, quindi chi spendeva molto, cosa che con questo tipo di lavori accade spesso, rischiava molto facilmente di non poter godere per intero la detrazione a causa dell'”incapienza”. Cioè, non avendo sufficienti imposte da cancellare con la detrazione stessa, restava un credito inesigibile.
Altro fondamentale chiarimento, o meglio correzione di un errore marchiano contenuto nella Finanziaria 2007, è stato il rifacimento della tabella delle «tramittanze termiche» delle strutture opache orizzontali. In soldoni, ora diventa possibile beneficiare del 55% anche per la coibentazione del tetto.

Sugli affitti, poi, il Fisco ha imboccato senza esitazione la strada del conflitto d’interessi: concedendo detrazioni specifiche agli inquilini spingerà all’emersione delle locazioni in nero, dato che nella dichiarazione dei redditi si dovranno indicare gli estremi del contratto. Una scelta che evidentemente è stata considerata alternativa (o forse meno costosa) dell’applicazione di un’imposta fissa del 20% sui canoni incassati dai proprietari, idea lanciata da Confedilizia e appoggiata da tutte le altre associazioni della proprietà e anche accolta dal presidente del consiglio, Romano Prodi, prima delle elezioni del 2006.

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