Bollette luce e gas, come contestarle

di Emma Commenta

Avete intenzione di contestare una bolletta della luce o una bolletta del gas? Tanti sono i motivi per cui poter effettuare una contestazione, dai costi ben più alti rispetto ai consumi, ai servizi a pagamento non richiesti fino al mancato recapito della bolletta. A partire dal 1 gennaio 2018 sarà però necessario fare ricorso seguendo le nuove procedure indicate dall’Autorità per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi).

È stato infatti introdotto un nuovo ulteriore passaggio da seguire nella procedura di contestazione delle bollette di luce di gas in modo che la nuova procedura possa limitare l’intervento di un giudice garantendo ai consumatori una soluzione più rapida. Supermoney ricorda che la nuova procedura dovrà essere attivata nel momento in cui no dovessero andare a bon fine gli altri tentativi, dalla segnalazione alla compagnia energetica alla conciliazione obbligatoria. In questi casi il cliente o utente finale potrà “presentare istanza all’Autorità per la definizione delle controversie non risolte in sede conciliativa a causa della mancata partecipazione dell’operatore o del gestore al tentativo obbligatorio di conciliazione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera i”.

Per far ciò sarà però necessario rivolgersi all’Autorità per l’Energia, inviando una comunicazione entro e non oltre i 30 giorni dalla conclusione del tentativo obbligatorio di conciliazione. Escluse dalla nuova procedura, tutte  le controversie relative al recupero crediti vale a dire le controversie che riguardano solo ed esclusivamente i profili tributari o fiscali”.

La procedura prevede che scatteranno i controlli e che se dovessero trapelare dei comportamenti scorretti da parte delle società di servizi, l’Autorità potrà intervenire con sanzioni con un procedimento che avrà la durata di 120 giorni che decorrono dalla data di deposito dell’istanza. Ma in attesa dell’attivazione delle nuove procedure, vanno seguite le tradizionali modalità di contestazione inviando la segnalazione dell’anomalia al fornitore con l’invio di comunicazione scritta, tramite raccomandata A/R, in cui si descrive il problema e si forniscono tutte le informazioni utili per identificare l’utenza e l’intestatario del contratto. Se i cliente riceve risposta parziale o non soddisfacente si passa al tentativo di conciliazione obbligatorio tra le parti, ovvero utente e compagnia energetica, presso il Servizio conciliazione dell’Autorità con un procedimento  gratuito della durata di 90 giorni, mentre la richiesta deve essere inviata entro 50 giorni dall’invio del reclamo.

photo credits | thinkstock

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