Riforma dei carburanti, siglato l’accordo

di Redazione 3

Prezzo consigliato massimo settimanale e trasformazione in self service dell’80% dei distributori di carburante; sono queste le novità più importanti contenute nel protocollo di lavoro di riforma del settore dei carburanti che è stato siglato dal sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia, dall’Unione petrolifera, dai sindacati dei gestori e dalle associazioni dei consumatori.

Il primo obiettivo del protocollo è quello di raddoppiare il numero di impianti dotati di self service portandoli dall’attuale 40 per cento all’80 per cento (pari cioè a 14mila-15mila impianti) nel giro di un anno, quindi sarà stabilito un prezzo massimo settimanale che potrà diminuire ma, ovviamente, non aumentare e verranno eliminati i millesimi con arrotondamento ai centesimi. Fra gli obiettivi più a lungo termine invece la riduzione del numero di impianti che dovrebbero arrivare dagli attuali 24mila a non più di 15mila-16mila con risarcimenti per i gestori che vorranno andare “in pensione”.

Quanto alla sterilizzazione dell’Iva sui carburanti, afferma il sottosegretario Saglia

è una buona idea ma richiede una discussione con il ministero dell’Economia e con la Ragioneria dello Stato

Intanto, secondo quanto emerso dall’ultima rilevazione della Commissione Ue, il prezzo dei carburanti italiani rimane tra i più cari dei paesi dell’Unione (siamo secondi solo alla Danimarca) con una differenza con gli altri stati membri che si aggira attorno a 3,5 centesimi: nel nostro paese infatti, secondo i dati diffusi dalla Commissione, il prezzo industriale medio della benzina al netto delle imposte è di 0,596 euro al litro, contro una media nei paesi dell’Unione europea  di 0,561 euro al litro. Ci piazziamo un po’ meglio con il prezzo del gasolio: il prezzo medio industriale italiano si attesta a 0,596 euro al litro contro la media europea di 0,571 euro al litro.

In ogni caso, il sottosegretario Saglia si dice fiducioso che a beneficiare della riforma saranno i cittadini. Voi cosa ne pensate? Secondo voi ha ragione?

Commenti (3)

  1. “prezzo industriale medio della benzina al netto delle imposte è di 0,596 euro al litro” ma tagliare un pochino le imposte proprio no eh? 60 centesimi di prodotto e più del doppio di imposte è davvero assurdo…mah…

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