Conti deposito a confronto

di Redazione Commenta

 Diversamente da un classico conto corrente, il conto deposito non offre alcun tipo di operatività, quindi non lo si può collegare ad una carta di credito o utilizzare per fare bonifici o altre operazioni.  Un conto deposito permette però di risparmiare e di maturare degli interessi sul proprio capitale, ritrovandosi quindi con un bel gruzzoletto da parte a fine anno senza dover fare alcuna operazione finanziaria. Le proposte delle diverse banche presenti in Italia sono varie; per scegliere quella migliore è possibile mettere a confronto i conti deposito per trovare quello che meglio risponde alle nostre esigenze.

Cosa cambia tra due conti deposito

Per chi confronta il conto deposito offerto da diverse banche le informazioni da analizzare sono diverse. Ogni singolo istituto di credito propone diverse opzioni ai suoi clienti, alcune delle quali possono essere particolarmente interessanti. Il funzionamento dei conti deposito, in senso generale, rimane però più o meno sempre lo stesso: il cliente versa il suo capitale e ottiene un tasso di interesse prestabilito, che viene versato a fine anno. Ciò che cambia è la percentuale del tasso di interesse, va da sé che risulterà importante analizzare quale banca offre interessi più alti.

Un altro parametro da tenere in considerazione sono le cifre che si possono versare sul conto: in alcuni casi non esistono dei limiti, né minimi né massimi, in altri casi invece si possono versare o prelevare solo cifre di una certa entità, non inferiori ai 1.000 euro. Anche in questo caso è bene valutare attentamente le diverse tipologie di contratti per scegliere il miglior conto deposito in base alle proprie esigenze ed aspettative.

Il costo di un conto deposito

Il confronto tra i conti deposito consente anche di verificarne i costi. Alcuni conti di questo genere non costano nulla: a fronte del versamento del proprio capitale si ottiene un certo guadagno annuale, senza dover pagare nulla. Si tratta dei cosiddetti conti deposito a zero spese.

Esistono poi i conti deposito senza imposta di bollo mentre alcune banche invece richiedono il pagamento dell’imposta o di un canone mensile, anche se questo tipo di proposta è ormai sempre meno diffusa.

Ci sono poi banche che offrono la possibilità di agire sui propri risparmi comodamente da home banking, prelevandoli quando necessario, o versando altri fondi quando lo si desidera. Il tutto direttamente da internet, senza accedere agli sportelli bancari, cosa che rende queste operazioni più semplici e immediate.

Deposito vincolato, interessi raddoppiati

Se si intende ottenere un guadagno più alto è possibile decidere di vincolare parte del proprio capitale per un periodo di tempo prestabilito, di solito almeno 6 mesi. Questo consente spesso di raddoppiare gli interessi ottenuti, anche se ovviamente sarà necessario non toccare il capitale sul conto, trattandosi appunto di deposito vincolato.

Se si prelevano soldi prima dello scadere del vincolo si perde l’ammontare degli interessi maturati, in quanto il contratto prevede appunto di non prelevare queste cifre. Per questo motivo conviene vincolare solo la parte del capitale di cui si sa di non aver bisogno, neppure in caso di imprevisti.

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