Come risparmiare con le banche on line

di Redazione 2

 L e banche, si sa, sono degli enti fondamentali all’interno della società, permettono a molte famiglie di accendere un mutuo per la casa, a depositarvi ingenti somme di denaro ricavandone anche degli interessi e quant’altro. Oggi, poi, aprire e chiudere un conto, è abbastanza facile, non ci sono spese e si fa presto. Tutte le banche, o quasi, si attengono a ciò, quindi, se ci trovassimo dinanzi ad una banca che non ci tutela e non ci tratta come dovrebbe, possiamo tranquillamente sceglierne un’altra,  ma quale? Le banche online costano di meno, hanno meno spese fisse, addirittura molte sono a costo zero. Attenzione quando dicono che non ci sono spese. I bolli di stato non vengono presi in considerazione, sono a vostro carico, ma è una cifra alquanto irrisoria: 34 euro l’anno.

Alcune banche però si fanno carico anche di quelli. Bisogna stare attenti nella scelta,  valutare quale sia quella che ci fa pagare di meno e da il maggior rendimento ad un rischio più basso. E’ fondamentale controllare che la banca aderisca al Fondo di tutela dei depositi, un organismo interbancario che, in caso di ipotetico fallimento di un istituto di credito, risarcisce i depositanti fino a un massimo di 103.291,38 euro. Qualcuno dice di non mettere sul conto più di 20mila euro, che sono quelli che saranno sicuramente risarciti entro 3 mesi dal fondo. Se si vuole stare più tranquilli, bisogna investite solo in titoli di stato, ma attenzione ai costi, perchè alcune banche fanno pagare anche lo 0,5% di commissioni per l’acquisto ed in più dovete pagare i bolli per il deposito titoli.

Attualmente sono molto di moda i PCT,  Pronti Conto Termine, che sono un acquisto di titoli (ad esempio titoli di stato) ad un certo prezzo eseguito ad esempio con valuta oggi e una contemporanea vendita degli stessi titoli ad un certo prezzo con valuta ad esempio tra un anno. I prezzi sono predeterminati dalla banca: la differenza tra i due importi costituisce il guadagno per l’investitore. I Pct vengono comunque reputati come un investimento a basso rischio. Fate attenzione, poi, a quelle banche che usano come sottostante i titoli di stato, altre obbligazioni della stessa banca. Nell’eventualità di un fallimento della banca non sarete al riparo, in caso, appunto, di sottostante con obbligazioni.

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