Liquori fatti in casa: la differenza tra un prodotto genuino ed uno industriale

di Redazione 4

Non tutti sanno rinunciare al piacere del limoncello dopo pranzo, di un “ammazzacaffè” o digestivo, tra l’altro sono liquori che sono ottimi anche ghiacciati e il caldo estivo quindi, non è una buona ragione per rinunciarvi. Quando siamo al supermercato però, dopo aver terminato la nostra lista della spesa e passiamo dal reparto alcolici, il nostro budget è terminato e tra l’altro i costi non sono propriamente bassi, si parte da un minimo di cinque euro fino ai trenta. Si può trovare anche qualcosa a meno prezzo, ma solitamente (non sempre) sono sottomarche e il gusto non è più lo stesso.

Oggi vi proporremo la ricetta per fare in casa degli ottimi liquori, il cui sapore entrerà in competizione anche con le migliori marche.


Si fanno macerare per alcuni giorni (di solito una settimana) della frutta o degli altri aromi, con l’aggiunta di spezie come la cannella, i chiodi di garofano e la vaniglia con alcol puro al 90 o 95%, oppure con grappa piuttosto forte. Passata la settimana si preparerà lo sciroppo, fatto di acqua e zucchero in parti uguali, li si mette sul fuoco fino a che lo zucchero si sia sciolto. Poi si unisce lo sciroppo e l’alcool che si sarà fatto filtrare e il tutto va messo in bottiglie possibilmente scure. Il liquore va tappato e messo a riposare in un locale fresco e buio almeno per un paio di mesi. I liquori vanno tappati con tappi in sughero monopezzo o vetro.

Noi vi abbiamo suggerito una ricetta tradizionale ma voi potrete sbizzarrirvi come meglio credete, usando al posto della frutta, basilico, liquirizia, fiori (ad esempio la genziana) o bacche di ginepro.

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