Trovati 3 pigiami per bambini dannosi per la salute, la provenienza non è sempre sinonimo di qualità

di Redazione 2

Interessante analisi di Altroconsumo sugli indumenti per bambini, dalla quale analisi è emerso che viene fatto un largo uso di sostanze chimiche in questi indumenti che invece dovrebbero essere più naturali possibili. Tre i pigiamini, su quindici presi in esame, che sottoposti a test di laboratorio sono risultati essere positivi a sostanze nocive dannose per la salute. In due capi è stata riscontrata una quantità eccessiva di ftalati, sostanza già bandita nella produzione di prodotti destinati ai bambini. Nell’altro invece è stato trovato un colorante cancerogeno.

I pigiamini sottoposti a test sono stati scelti tra i più comuni, prevalentemente destinati ai bimbi da zero a due-tre anni, venduti nella grande distribuzione, nei negozi per l’infanzia, in catene d’abbigliamento e di intimo. Il problema è che in Italia il settore della produzione tessile è privo di direttive e regole che tutelino e regolino la sicurezza del consumatore. Per dovere d’informazione i 3 capi incriminati sono il pigiamino Blukids di Upim, il pigiamino Texbasic di Carrefour ed infine il pigiamino Tezenis.


Ovviamente non ci sono danni immediati per i bimbi ma comunque potenziali rischi per la salute, non utilizzare tali sostanze dovrebbe essere una precauzione necessaria. Che alcuni produttori adottano già, costituendo un ottimo esempio di pratica produttiva e commerciale. L’industria tessile utilizza massicciamente sostanza nocive e per questo è considerata una delle più inquinanti.

Detergenti, coloranti e fissanti lasciano le proprie tracce sui tessuti. Nonostante ciò non c’è in Italia nessuna legge che imponga regole severe ai produttori. Molte sostanze tossiche potrebbero essere sostituite con altre più sicure per la salute. Infatti sul mercato e dal test effettuato da Altroconsumo emergono dei prodotti sicuri, senza alcuna traccia di sostanze pericolose. Ed infine il luogo di provenienza del capo non è sempre sinonimo della qualità dello stesso, la realtà è più variegata e il “made in…” non è di per sé sinonimo di garanzia e sicurezza per il consumatore: il pigiama Disney baby at Oviesse, prodotto in Cina, supera tutte le verifiche del test, il pigiama Blukids di Upim, prodotto in India, è bocciato.

Commenti (2)

  1. Ma dove andremo a finire?? ma questi produttori di pigiami avranno dei figli!!! Ma con che coscenza mettono in commercio questi prodotti? cosa non si fa per i soldi… cmq spero sempre positivo. spero in un mondo migliore per i miei figli.

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