Tavolo di confronto tra UE e governo italiano sul caro benzina

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Inizierà questo venerdì, il tavolo di confronto tra l’Unione Europea e il governo italiano, volto a trovare le risposte alla procedura d’infrazione aperta contro l’Italia per i vincoli commerciali imposti sulla rete di distribuzione dei carburanti. Nel frattempo il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha incontrato i vari rappresentati delle categorie d’interesse, tra cui ovviamente le associazioni dei consumatori.

Dopo questo incontro dove parteciperanno tutte le parti interessate c’è ne sarà un secondo, dove si cercherà di varare una nuova metodologia di analisi dell’andamento dei prezzi, al fine di effettuare un confronto più chiaro e trasparente con gli altri Paesi dell’area euro, “che tenga conto – spiega una nota del Ministero – anche delle promozioni e delle offerte commerciali di benzina e gasolio”.


L’istituzione del tavolo di confronto, spiega una nota del ministro Claudio Scajola, “nasce dall’esigenza di trovare, attraverso il confronto con gli operatori e le categorie interessate, soluzioni in grado di incidere sulla struttura del settore e ridurre la distanza del costo industriale dei prodotti petroliferi tra l’Italia e gli altri paesi europei”. Ritornando sul incontro tra il ministro e le categorie, da segnalare il commento di Martino Landi, presidente della Confesercenti, che ha detto:“c’è un impegno delle categorie a trovare una soluzione al problema della procedura di infrazione Ue ed a rivedere le metodologie di calcolo che ci vedono penalizzati nei confronti dell’Europa”.

Landi ha infatti spiegato che “in Europa si considera il livello dei prezzi al ‘fai da te’ mentre in Italia si considera il ‘servito’. Già oggi se si facesse un paragone più omogeneo i prezzi sarebbero sulla stessa linea”. Ottima la proposta di Paolo Landi, presidente Adiconsum che ha chiesto di restituire il surplus aggiuntivo ottenuto con le maggior entrate fiscali, tramite il bollo.

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