Olio extra vergine di oliva: come sceglierlo

di Redazione 2

Se anche voi come me amate mangiare la bruschetta saprete di sicuro che questo è uno dei periodi migliori. Perché? Siamo nel tempo della raccolta delle olive e l’olio appena spremuto su di una fetta di pane un po’ tostato con l’aggiunta di sale e aglio (a chi piace) è veramente ottimo.

Ma come scegliere l’olio extra vergine di oliva evitando fregature? Viene in nostro aiuto l’ADUC con dei consigli preziosi che potete leggere subito dopo il salto

Sulla etichettatura dovrà essere riportato:

– la denominazione di vendita (olio extra vergine)
– la categoria (olio di oliva superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici)
– il quantitativo
– il nome o la ragione sociale e l’indirizzo del produttore oppure del confezionatore o di un rivenditore che risiede nella Comunità Europea
– la sede dello stabilimento di confezionamento o di produzione
– il termine minimo di conservazione
– le condizioni per la conservazione
– la raccomandazione “non disperdere nell’ambiente dopo l’uso”
– il lotto di confezionamento

Attenzione ad alcune definizioni come ad esempio gentile, prima spremitura, dietetico, non filtrato che sono puramente di fantasia.

Dop (Denominazione di origine controllata) sta a significare che le olive vengono raccolte, trasformate e confezionate in una certa zona.

Igp (Indicazione geografica protetta) vuol dire che

almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area

(l’olio può quindi essere confezionato in un certo luogo ma le olive provenire da un’altra parte)

Buon appetito!

Via|aduc.it

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