Ecco a quanto ammontano le spese energetiche

di Redazione 1

Il costo del carburante è oramai fuori controllo. Questo il pensiero di Adusbef e Federconsumatori che prevedono una spesa energetica per le famiglie di 1200 euro al mese. Con gli attuali andamenti del prezzo del petrolio,calcolano le associazioni, l’Erario si avvia ad incassare “un miliardo e mezzo di più di entrate”. E a “questi ritmi si arriverà ben presto a due miliardi di euro”, sottolineano le due associazioni, che chiedono al più presto un taglio sulle accise dei carburanti di almeno 6 centesimi al litro.

In base ai loro calcoli, “ai prezzi odierni, si stanno raggiungendo aumenti di 240 euro annui per la benzina e di 384 euro per il gasolio”. Considerando tutte le voci del capitolo energia, vanno sommati 205 euro l’anno per luce e gas, 175 per il riscaldamento domestico, 292 per carburanti (media consumi tra benzina e gasolio). Totale: 672 euro.


Ci sono poi i costi indiretti legati al caro-greggio: 108 euro annui per costi di trasporto; 216 per l’aumento del costo della materia prima ricavata dal petrolio, utilizzata dalle industrie chimiche, altri 192 euro annui per i costi energetici necessari per le trasformazioni industriali (con esclusione di quelle alimentari). Pari a 516 euro totali. I costi energetici nel loro complesso registreranno così ricadute pari a 1.188 euro annui. Secondo l’Adoc:”Il costo del diesel è aumentato di oltre il 30 per cento nell’ultimo anno, superando per la prima volta quello della benzina e comportando un aumento di spesa di 18 euro a pieno.

Ma si registrano ancora impianti che vendono la verde a un prezzo maggiore di quello consigliato, anche fino a 1,53 euro a litro”. Per l’Adoc urge una riduzione del prezzo dei carburanti, per rilanciare l’economia. “È fondamentale apportare una riduzione del costo dei carburanti. Chiediamo un impegno anche ai petrolieri, di effettuare una riduzione altrettanto significativa delle quote del prezzo industriale di benzina e gasolio”. E anche l’Adoc torna a insistere sulla necessità di “apportare un taglio delle accise introdotte a causa di eventi eccezionali dal 1935 ad oggi, e poi rese permanenti, per un totale di 30 centesimi”.

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